Viaggi Solidali

BENIN 2006 276

BENIN 2006 276Le associazioni che accompagnano i gruppi in questo tipo di esperienza vogliono offrire l’opportunità ai propri partecipanti di potersi calare nel quotidiano di una cultura che si offre per essere saggiata nei suoi molteplici aspetti. La nostra associazione vive da diversi anni l’esperienza della solidarietà verso il popolo beninese prendendo a cuore e affrontando le problematiche dei più deboli e dei più vulnerabili. Chi compie un viaggio di questo tipo sa di doversi incontrare con un paese e con un popolo radicalmente diverso dal proprio, e sa inoltre di incontrare l’esperienza della solidarietà. Entrare nella loro vita significa avvicinarsi con la dovuta delicatezza e lasciare un segno tangibile della propria presenza senza intaccarne l’integrità.

E’ l’esperienza di uno scambio reciproco che si fonda sul contributo offerto da questo tipo di “turismo”, ricevendo a piene mani l’opportunità di partecipare ad aspetti della Vita che mai ci saremmo aspettati. Si produrranno incontri con le comunità locali, con istituti religiosi, con organizzazioni sociali ed umanitarie. Incontreremo qualcosa che ai nostri occhi sembrerà folklore, un folklore impregnato di credenze e miti che si esprimono in rituali provenienti da una fonte per noi misteriosa e remota, ma tuttora vibrante dei suoi significati per chi, come loro, ne vive l’essenza.

Il turismo così concepito è adatto a persone sensibili, non si aspetta il massimo del confort e rivela la capacità di adattamento alle varie situazioni che abbiamo da proporre, significa lasciarsi guidare all’interno di un mondo rallentato rispetto ai nostri ritmi, specchiarsi negli sguardi, toccare vite che hanno attraversato aspetti della vita a noi sconosciuti. I bambini, ne incontreremo tanti perchè il Benin è il paese dei bambini, ne troveremo nei nostri Centri, negli orfanotrofi, per le strade, nei cortili dei villaggi, bambini dagli occhi grandi e dai sorrisi aperti, meravigliati dalla pelle bianca e incuriositi da un teleobiettivo.

Il turismo così concepito non si vive come una banale vacanza, ma si basa sul desiderio di incontrare l’altro nella sua nuda realtà e ritornare a casa con un’esperienza da elaborare nel tempo, significa essere consapevoli che la nostra scelta rappresenta anche un contributo concreto alle loro basilari necessità di vita.

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