Congratulazioni Roland!

Oggi festeggiamo! Festeggiamo qualcosa che ci riempie di grande gioia e ci fa riflettere profondamente sulla nostra missione, sui nostri primi 20 anni di impegno, lavoro, speranza, viaggi, lacrime, rabbia, Amore…

Oggi celebriamo ROLAND e la sua Laurea! E celebriamo anche voi che, magari senza saperlo, lo avete accompagnato in questi anni fino a questo traguardo che poi, come sempre, è un punto di partenza.

Roland mentre discute la tesi

Ma prima di ripartire vogliamo fare una riflessione su questo traguardo, su Roland.

Una Laurea in Italia negli ultimi 20/30 anni è diventata una cosa normale: la maggior parte dei miei coetanei dopo le superiori sono andati all’Università: la maggior parte di loro si è poi laureata. Un “brava/o”, una pacca sulla spalla e via. Lo fanno in tanti. Una cosa normale. Oggi è così.

Roland con il professore dopo la discussione della tesi.

Ma in Benin? In quanti possono anche solo sognare di arrivare un giorno ad una Laurea, quando anche solo andare alle elementari non è scontato. In pochi. Se poi arrivi da un villaggio rurale, hai perso la madre, o il padre, o entrambi, o sei stato abbandonato, o sei stato ripreso per i capelli, malnutrito e rachitico, quante possibilità hai, anche solo di sopravvivere? Una Laurea, un posto nella società, un ruolo nella comunità: cosa sono? Non lo so, provo a immedesimarmi, ma davvero, non ci arrivo neanche solo ad intuire cosa possa essere.

E Roland? Cosa sente, cosa prova? Non lo so davvero. So cosa provo io,  sentimento condiviso con chi fa parte della famiglia di “Amici di Francesco”: una silenziosa gioia,con il sorriso di chi dopo una maratona si mette a sedere e pensa che non c’è niente di scontato nell’essere arrivati fin lì (sì, perché fin lì non c’è arrivato solo Roland, ci siamo arrivati tutti, insieme). Ma proprio niente, di scontato.

“Essere buoni non è una qualità stupida, ma piuttosto una qualità che gli uomini stupidi non capiscono” E’ una foto sul muro delle stanze dove vive Roland.

Roland è il primo fra i tanti bambini seguiti da AdF che ha raggiunto questo traguardo.

Non c’erano riferimenti familiari che gli potessero garantire di crescere sereno, istruito, con le cure necessarie: perciò è sempre rimasto con noi. E noi abbiamo creduto in lui. Nel suo sogno di imparare ad essere un agricoltore (già, non l’ho detto: si è laureato in agronomia)….

Lui è il primo. Non l’ultimo: ci sono anche Donatien, Fatima, Henry, Enock, Patricia e altri. Ma lui è il primo a ricordarci e a farci sentire il compimento del desiderio di “Amici di Francesco” di dare AD OGNI BAMBINO, IN OGNI LUOGO DEL MONDO le possibilità che hanno i nostri figli, i nostri nipoti qui, nella parte fortunata del mondo.

Noi siamo in Benin per questo. Così come tante associazioni in tante altri parti della terra.

Roland è 1 su 7.000.000.000 e noi siamo una goccia nel mare. Ma quando ci stringiamo ci sentiamo forti e pensiamo che, in fondo, non c’è niente di impossibile. Neanche laurearsi anche se nasci in un villaggio sperso nella savana.

Grazie Roland.Grazie a te. E grazie a voi per aver esaudito il suo sogno!

Roland con la Tesi.