Ho un compagno di banco in Benin

Ho un compagno di banco in Benin

HO UN COMPAGNO DI BANCO IN BENIN

 

IL PROGETTO

Siamo nella zona dello Dassà  Zoume, centinaia di bambini e ragazzi si muovono ogni giorno per raggiungere la scuola distante chilometri, a mani vuote o solo con una penna e un quaderno in mano. Ogni giorno un serpente umano si snoda per sentieri polverosi che attraversano i villaggi e approdano alla scuola di Gbaffò.

L’edificio per le elementari è distante qualche centinaio di metri dal collegio, conosciamo questa scuola dal 2005, anno in cui abbiamo iniziato l’aiuto alla scolarizzazione per tutti gli 800 bambini della scuola.

Non andare a scuola significa perpetrare una condizione di vita basata sulla sopravvivenza, fatta di gesti che si ripetono da generazioni, la mancanza di possibilità di alzare la testa e cercare un orizzonte oltre a quello conosciuto, significa non avere la possibilità di progettare il proprio futuro, né di permettersi di mettere a fuoco i propri sogni.

I ragazzi del Benin che non vanno a scuola iniziano prestissimo a lavorare nei campi sotto il sole, con poco cibo e tanta fatica; alcuni di loro hanno i calli alle mani già da piccoli, profonde occhiaie e i segni della malnutrizione che li accompagnano fin da piccoli.

In Benin il tasso di frequenza scolastica femminile di poco inferiore al 50% e ciò mostra che metà della popolazione femminile in età scolare si vede negato il diritto all’istruzione. La maggior parte delle ragazze che si iscrivono alla scuola sono costrette ad abbandonarla prima del completamento del ciclo di istruzione elementare, mandate a lavorare o costrette al triste rito del matrimonio precoce che le vede madri in età adolescenziale e con la responsabilità dell’intera famiglia sulle proprie spalle. Tra i maschi la percentuale di evasione scolastica raggiunge il 30%.

In Benin corre voce che la scuola pubblica debba essere gratuita, in realtà le tasse scolastiche si pagano e sono care per i poveri, anche se si tratta di pochi euro all’anno, inoltre è impensabile acquistare libri e quaderni, a volte è persino impossibile per alcuni farsi cucire le divise scolastiche segno di un’uguaglianza almeno a scuola, chi non le ha è ancora più povero, inoltre le tasse sono sempre più alte, perché una percentuale è utilizzata per la costruzione degli edifici mancanti.

Il nostro intervento si rivolge alla scuola perché essa gradualmente possa essere migliorata in ogni suo aspetto: siamo intervenuti per restaurare gli edifici scolastici, abbiamo fatto i pavimenti, le porte, le finestre, gli intonaci, abbiamo costruito un’aula e altre ne mancano ancora da costruire, ci facciamo carico delle tasse scolastiche per chi non riesce a pagarle, abbiamo accordato ripetizioni supplementari per gli studenti affinché possano recuperare le materie in cui sono carenti.

Abbiamo creato un’aula di informatica per il collegio e, data la mancanza di una rete elettrica, abbiamo acquistato un gruppo elettrogeno per alimentare i computer.

Abbiamo coinvolto le famiglie le quali si stanno impegnando al sostegno scolastico dei loro figli grazie ad un altro progetto messo in atto per loro nella stessa zona.

Inoltre i ragazzi sono coinvolti nell’operazione “Scuole pulite” mediante una campagna educativa sull’igiene che prevede l’educazione e la dotazione di strumenti per arginare ed allontanare lo sporco. Abbiamo costruito le latrine lontane dagli edifici scolastici e ci occupiamo della prevenzione mediante l’informazione sul contagio delle malattie tramite i vettori che le veicolano.

I ragazzi vengono incoraggiati mediante premi di fine anno, soprattutto le ragazze e le bambine le quali sono sempre penalizzate nella società beninese.

Lo scambio epistolare con i ragazzi delle scuole italiane è un’attività che incoraggia e rende dignità di appartenenza ad un mondo che si ricorda di loro e li valorizza culturalmente e socialmente.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Accompagnare i bambini e i ragazzi della scuola affinché acquistino stima di loro stessi. L’obiettivo è quello aiutarli a delineare il proprio futuro affinché siano gli artefici del cambiamento per le comunità alle quali appartengono.

Fornire ai ragazzi l’opportunità di scoprire quanto c’è di bello e di creativo dentro ognuno di loro e farli sentire importanti per il loro paese e per resto del mondo. Seguirli fino all’ autosufficienza.

A CHI E’ DESTINATO IL PROGETTO

Ai bambini della scuola di Gbaffò

provenienti dai villaggi poverissimi dello Dassà-Zoumè Regione delle Colines

FINANZIATORI

I ragazzi di alcune scuole superiori di Pistoia. Tra queste L’Isituto F.Pacini, che si è impegnato per mezzo di un gemellaggio ratificato il 4 ottobre 2006.

L’istituto Einaudi che ha raccolto materiale didattico destinato a Gbaffò e si adopera con piccole attività di raccolta fondi; L’istituto Comprensivo Martin Luther King del Bottegone (PT) e l’Istituto comprensivo B.Sestini di Agliana (PT) con le quali è stato creato un secondo gemellaggio, le scuole di danza di Pistoia con i loro spettacoli, la Fondazione “Un Raggio di Luce” la quale ha donato il necessario per creare la prima biblioteca scolastica.

Dalla nascita di questo progetto ad oggi possiamo affermare che di passi ne sono stati fatti TANTI:

abbiamo portato avanti per due anni la mensa scolastica che dalla fine del 2007 si è trasformata in risorsa per progetti agricoli: Meglio rendere autosufficienti le famiglie che rendere dipendenti i bambini da un pasto al giorno, vero? Sono state costruite ed inaugurate due nuove aule una delle quali ospita la sala di informatica alimentata da un generatore di elettricità.

Sono state restaurate quasi tutte le aule della scuola, sono state messe porte e finestre, è stata fatta una biblioteca perché nessuno ha i libri, sono state pagate lezioni in più per aiutare chi non riesce a rimanere al passo con gli studi, ci siamo presi in carico, oltre che gli orfani, anche ragazzi non sostenuti a distanza che hanno voglia di studiare, ma non ne hanno la possibilità economica , abbiamo creato due case-famiglia per ospitare adolescenti fuori dal villaggio perché possano frequentare le scuole superiori, abbiamo mandato in scuole collegi privati altri ragazzi e ragazze.

Nel novembre del 2008 abbiamo inaugurato, insieme al preside, ai ragazzi e alle ragazze del collegio di Gbaffo la prima latrina, perché non c’erano servizi igienici.

INAUGURAZIONE SERVIZI IGIENICI COLLEGIO DI GBAFFO’

Il progetto continua con l’impegno delle scuole gemellate e di quanti desiderano aiutarci, quest’ anno è indispensabile costruire alcune aule mancanti perché altrimenti molte ragazze saranno costrette a ritornarsene al villaggio, nessuna delle famiglie ha i mezzi per mandare le figlie fuori dal villaggio a studiare e ogni anno le richieste di iscrizione aumentano.

La scuola elementare di Gbaffo ha visto la presenza della nostra volontaria Valentina per sei mesi tra il 2008 e il 2009, lei ha portato una bellissima novità per i nostri bambini:

LA CREATIVITA’, il colore. La pittura, la possibilità di potersi esprimere liberamente e di vedere il risultato del proprio lavoro senza essere giudicati.

L’importanza di questo sta nel fatto che finalmente si dà valore alla possibilità che i bambini hanno di esprimersi in una cultura dove non esiste per i piccoli il gioco o la libera espressione, questo ha portato ad un altro importante messaggio che siamo riusciti a far veicolare ed è quello che “SIAMO ORIENTATI A COSTRUIRE IL FUTURO DEI BAMBINI PARTENDO DALLE LORO POTENZIALITA’, DESIDERIAMO DARE ANCHE A LORO LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERSI PER POTERLI VALORIZZARE ED INCORAGGIARE ACCOMPAGNANDOLI CON AMORE NELLA CRESCITA”

Le aule prima spoglie, ora vedono i dipinti dei bambini esposti.

Dopo anni di impegno e di dialogo con gli adulti, oggi il direttore della scuola ha chiesto a tutti i maestri “non picchiate più i bambini”, questo è un grande avvenimento per noi e per loro, questo è il messaggio più importante che sia mai arrivato nelle scuole pubbliche di una grande villaggio come Graffò, un messaggio di PACE, di culture che si sono incontrate e che hanno costruito insieme qualcosa di fondamentale che avrà una profonda risonanza nella vita dei nostri bambini del Benin.

COSTO DEL PROGETTO PER IL 2009

costruzione di tre aule e un laboratorio

costo 30.000 euro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

bambini di Gbaffò

                                                       

 

 

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Con la nascita del gemellaggio fra l’Istituto Pacini di Pistoia e il Collegio di Gbaffò si rafforza sempre di più la possibilità di sostenere e incrementare il nostro intervento in questa scuola dove, unita agli sforzi comuni per raccogliere fondi si sta consolidando lo scambio di lettere fra i ragazzi delle due scuole.

L’11 aprile 2008 sono nati altri due gemellaggi con la scuola elementare di Gbaffo e l’Istituto comprensivo Sestini di Agliana e il M.L.King del Bottegone.

La firma del gemellaggio 11 aprile 2008