missione dentisti 2022

“Si è conclusa il 14 febbraio la Missione Dentisti 2022 iniziata il 30 gennaio.

Dopo due anni di assenza, è stato bello ed emozionante ritrovare i nostri bambini e collaboratori con i quali, peraltro, siamo rimasti sempre in contatto via telefono, Whatsapp e Telegram.

Ci siamo fatti nuovamente assorbire dai colori, gli odori e i volti del nostro Benin, le strade e i tanti chilometri percorsi ci hanno permesso ancora una volta di recarci nei luoghi in cui da anni lavoriamo per migliorare le condizioni di bambini, mamme e comunità. Siamo arrivati a Cotonou e per la precisione a Togbin Plage dove ci ha accolto la nostra casa-famiglia con tutti i suoi calorosi ospiti, i nostri bambini e tutto lo staff del personale: una gioia!!!!! In attesa dell’arrivo del dottor Cavazzini che ha coadiuvato la missione dentisti, ci siamo recati a far visita al centro di Accoglienza e Reinserimento Famigliare Francesco Massaro ad Abomey e siamo andati nelle varie località che ci avrebbero ospitato per la missione per predisporre il nostro arrivo.

Durante la missione col dottor Cavazzini Ezio, abbiamo avuto l’opportunità di prenderci cura di gravi problematiche odontoiatriche nelle varie località che ci hanno ospitati. Lo staff era composto dal Dottor Cavazzini, Francesca (solo per la prima settimana), assistente alla poltrona e traduttrice, Tiziana per la prima volta con noi, piena di entusiasmo, Henry il nostro collaboratore locale oramai esperto in ablazione del tartaro sapientemente istruito dal dottore, il secondo Henri detto Faruk (uno dei nostri ragazzi), per la prima volta con noi, si è rivelato un validissimo assistente alla poltrona, poi c’ero anche io, felice di partecipare ancora una volta dopo due anni!!!!

Sakete è stata la prima tappa: ospiti della Dottoressa Alganesh Fessaha, ci ha regalato un’esperienza non solo medica, ma anche spirituale dato che siamo stati ospitati da Gandhi Charity, una comunità spirituale che aiuta bambini orfani e abbandonati oltre che rifugiati e donne vittime di violenza in Italia e in altri paesi dell’Africa. Abbiano beneficiato di un’ospitalità piena di attenzioni e gentilezza da parte di tutti i volontari del gruppo supportata dall’accoglienza con canti e balli e saluti conclusivi da parte dei bambini della scuola.

La seconda tappa della Missione è stata Gbaffo, un villaggio in cui abbiamo lavorato tanto tra il 2005 e il 2012, ripercorrendo le strade che portano a Gbaffo abbiamo potuto rivedere le scuole in cui avevamo fornito nuove aule, sostegno scolastico a centinaia di studenti e supporto economico alle famiglie rurali della zona. Siamo stati ospiti del Dispensario di Gbaffo, un nuovo ambulatorio medico aperto alla popolazione di Gbaffo e villaggi limitrofi.

La terza tappa della Missione si è svolta presso il Centro Medico del Dottor Nestor MAHADA e gentilmente coadiuvata da Achille Tepa, responsabile di Mani Tese in Benin. Siamo a Natitingou, nord del Benin, il luogo in cui avevamo costruito nel 2018 la casa-famiglia gestita da Christine Niemek e André N’Tcha la quale ospita 24 bambini.

La quarta ed ultima tappa si è svolta, come sempre a Boukombe presso il centro di Accoglienza delle suore di Sant’Agostino con le quali è in corso ormai da diversi anni un partenariato per il sostegno dei bambini ospitati e dove nel 2014 abbiamo inaugurato l’ultima struttura destinata ai bambini. Boukombe si trova a nord-ovest del Benin.

È qui che abbiamo ricevuto. il piccolo Leon di circa 7 anni. Si presentava con la guancia gonfia e una benda che fasciava i contorni del viso, ho tolto la benda e ci siamo trovati di fronte ad uno spettacolo agghiacciante. Il mento presentava una ferita umida e l’osso della mandibola ne fuoriusciva presentando una necrosi. Che fare?? Il babbo asseriva che si trattava di un problema odontoiatrico e che togliendo i denti si sarebbe risolto tutto, la realtà era ben diversa……ci siamo subito attivati per trovare un ospedale, il Fatebenefratelli di Tanguietà, dove il bravissimo chirurgo, dottor Fiorenzo Priuli potrebbe operarlo con successo. Il bambino verrà ricoverato il 3 di marzo e sarà preso in cura a fronte di una diagnosi di osteomielite.

Desidero ringraziare, a questo proposito, tutte le persone che si sono attivate subito dimostrando solidarietà e generosità nei confronti del bambino. È grazie a tutti loro che sarà possibile operare Leon, probabilmente ci sarà bisogno di altri interventi e anche quelli saranno possibili grazie al cuore alla sensibilità dei nostri amici e sostenitori, degli amici del dottor Cavazzini e di Tiziana Spacagna.

Ancora una volta voglio sottolineare che la solidarietà la si fa insieme, con piccoli e grandi gesti che permettono a chi non ha niente di acquisire dignità nel poter usufruire di uno dei diritti più importanti che è quello delle cure. Un gesto di solidarietà fa bene a chi dona e a chi riceve, è una pratica che fa sentire tutti più ricchi e riempie di gratitudine la coppa del Cuore.”

Anna Battaglia

Ed ecco le parole del Dott. Ezio Cavazzini:

“Eccovi il consuntivo della “Missione Dentisti 2022”, decima volta che mi reco laggiù.
Ma più che dei numeri nudi e crudi vi parlo dei problemi più o meno grossi che abbiamo dovuto affrontare quest’anno.

Abbiamo al plurale perché da solo, senza il supporto logistico di Amici di Francesco con la sua presidente Anna Battaglia, coadiuvata da Tiziana Spacagna ( volontaria di Pistoia) e dai tre collaboratori locali Henry, Farouk e Amadou, io non potrei fare molto.
Quest’anno poi devo ringraziare moltissimo Francesca Bettini, il suo entusiasmo ed il suo francese…
Per finire i ringraziamenti, non posso dimenticare Alganesh Fessah di Gandhi Charity ed Alfredo Vescovi suo collaboratore, che ci hanno ospitati nel loro splendido centro di Sakete.
Ed ora la lista dei tre principali problemi che abbiamo dovuto affrontare: il primo quasi risolto, il secondo in via di risoluzione, il terzo (che è anche il più grosso dal punto di vista economico) ancora da affrontare.

PRIMO PROBLEMA/I: LE ATTREZZATURE ODONTOIATRICHE
il “riunito odontoiatrico” era inservibile in quanto tutti i tubi interni per acqua ed aria compressa si erano completamente cotti…
tutto o quasi lo strumentario chirurgico era “scomparso”, lo avevo prestato nel 2019 e non è più tornato alla base…
non potevo fare otturazioni né, tanto meno, togliere denti.
Fortunatamente, e spendendo oltre 500€, sono riuscito ad acquistare in Nigeria un set quasi completo di pinze e leve, per il riunito ci penserò più avanti ma dovrò sicuramente portarlo dall’Italia.

SECONDO PROBLEMA: IL BAMBINO CON LA MANDIBOLA FRATTURATA
come sempre se ci sono dei casi drammatici questi li troviamo a Boukoumbè, nord al confine con il Togo, una delle zone più povere del Benin…
Se ci seguite sui social  sapete di cosa parlo, ovvero del bambino con la frattura esposta della mandibola, Leon. Vi anticipo solo che a breve verrà ricoverato presso l’ospedale Fatebenefratelli di Tanguietà del grande Padre Fiorenzo (cercate in internet chi è…) per il primo intervento.
Qui ringrazio tutti coloro che hanno mandato un contributo, possiamo al momento affrontare con relativa serenità tutte le spese per intervento, degenza, farmaci, alloggio genitori, ecc…

TERZO PROBLEMA: LA VETTURA
Per poter aiutare le persone, sia io come dentista che Anna quando va a visitare i centri sostenuti da AdF, in tutto il Benin (guardate la mappa del viaggio) è fondamentale avere un veicolo robusto per poter affrontare le strade africane, capiente per poter portare anche 7 persone più bagagli ed attrezzature,  ma soprattutto affidabile. Caratteristiche che possiamo trovare in un Toyota Land Cruiser come quello che abbiamo da dieci anni, peccato che dopo oltre 500.000 km (contachilometri è fermo li da un bel po’) ed innumerevoli riparazioni cominci a cedere anche nel telaio ovvero non è più riparabile…
Per acquistarne uno in buono stato ci vogliono oltre 20.000€ ; usato, si intende, dato che uno nuovo da 100.000€ per noi è inavvicinabile.
questo sarà l’obbiettivo della prossima raccolta fondi.

Una buona notizia è invece legata al dottor Romain Sossou (adotta un ginecologo)  che a novembre sarà specializzato e potrà iniziare finalmente la libera professione senza dimenticare i pazienti meno fortunati…